Il 22 novembre è stata inaugurata la mostra "PAROLE CONTROVENTO - SCRITTE INSIEME", file di teli coloratissimi appesi con le parole che le donne usano per raccontare la violenza, le loro vie di fuga e il senso che attribuiscono alla casa.
Potrete vederla fino al 9 dicembre installata sulla Biblioteca e su Piazza Giovanni XXIII.
Dal 22 novembre, fino al 9 dicembre, in corrispondenza delle giornate di attivismo che seguono la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è esposta l'installazione dedicata alla domanda "Cos'è per te la violenza"? PAROLE CONTROVENTO.
L'installazione prosegue in maniera itinerante nelle vetrine dei negozi del territorio, che esporranno le "parole contro la violenza" elaborate dall'Ass. Malala - gli occhi delle donne sulla Pace APS in uno specifico percorso con i ragazzi del Centro Giovani "La Saletta".
Se la casa a cui pensiamo fosse due case?
Quella da cui c’è bisogno di andare via quando è il luogo in cui si consumano le violenze e quella in cui rifugiarsi per tornare libere: da questa riflessione nasce questa mostra.Se da una parte è necessario rivelare il ruolo controverso della casa per le donne che subiscono violenza domestica, è però anche indispensabile costruire insieme un’alternativa ad essa.
I Centri Antiviolenza tutelano un concetto di casa sicura, un luogo in cui tornare è confortante; la casa in cui una donna transita per proteggersi ma anche quella che desidera come definitiva per raggiungere l’autonomia: una casa tutta per sé. Casa delle donne ricorda che la violenza di genere è un fenomeno strutturale, trasversale ad età, etnia ed estrazione sociale: tutte le donne sono raggiunte da una diversa sfumatura di violenza anche laddove questa si presenta semplicemente come stereotipo. Questa mostra è un’opera partecipata che dà spazio e voce a tutte le donne che hanno deciso di rispondere alle domande: cos’è per te la violenza? come pensi sia possibile uscirne? cosa significa “casa” per te?
L'iniziativa rientra nel Festival Contro la Violenza Illustrata di Casa delle Donne Bologna ed è patrocinata dal Comune di Anzola dell'Emilia.
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