Sabato 1 Agosto alle ore 11, nella piazza antistante la biblioteca, è stata inaugurata la mostra “1980 - 2 agosto 2020 - PER NON DIMENTICARE” del fotografo Gianni Giatti, in occasione del quarantesimo anniversario della Strage alla Stazione di Bologna.
La mostra è allestita sulla facciata della biblioteca, e riporterà le immagini scattate da Giatti in Stazione poco dopo l’esplosione.
Una Mostra davvero speciale quella di Gianni Giatti, che ci riporta improvvisamente a quelle immagini vivide, polverose, coincitate, piene di vita e di morte. Voci che girano nella mente, immagini rubate, attimi sospesi. Il movimento del fare, del voler salvare, del cercare e del non arrendersi alla mostruosità subita. Le foto di Giatti sono le foto di chi guarda la piazza, i volti, la gente. Pare di cogliere il movimento convulso, lo strappo, la fatica che si percepisce dai volti, dai gesti, sembra di sentire i detriti dell’esplosione che tutto amalgama e divide. La luce nelle fotografie di Giatti è una luce fredda, opaca, intrisa di sguardi persi e senza consolazione. La desolazione di un ristorante della stazione oramai abbandonato, immerso in un’atmosfera irreale senza tempo e senza spazio. Un’immagine fissa sull’interno dell’autobus 37 che non si dimentica, non svanisce mai dalla memoria: i lenzuoli come sudari bianchi in attesa.
Gianni Giatti è un cittadino anzolese che inizia il suo percorso artistico a 19 anni. Nel primo periodo si occupa di fotografie sportive, corse automobilistiche nazionali ed estere e pubblica su riviste specializzate. Si iscrive al circolo fotografico “G. Dozza e alla F.I.A.F pertecipando a vari concorsi e manifestazioni. Il 2 agosto 1980 è tra i primi a raggiungere la stazione ferroviaria dopo l’ attentato, e realizza una serie di foto che unite ad altre dei soci del circolo, produrranno una documentazione unica, richiesta da oltre 50 comuni d’ Italia negli anni successivi per essere visionata. In questi ultimi anni ha viaggiato in molti paesi come Argentina, Cina, Cuba, Etiopia, Islanda, Mali, Namibia, Tanzania, scattando immagini per raccontare attimi di vita quotidiana o della bellezza della natura di quei paesi.
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