Un educatore del nido, un futuro avvocato, un geologo, un violinista e una flautista di professione, un futuro ingegnere e un giardiniere (diventato rastrello a loro dire)...chiamarli cover band è assolutamente riduttivo, ma di certo tutti gli appassionati dei Modena City Ramblers hanno rivissuto, grazie a loro, i momenti in cui si sentiva nell'aria il vero folk, prima del loro nuovo assetto.
Le Bon Folkett nascono circa 3 anni e mezzo fa, all'interno di una Peugeout 106 (ma sul modello abbiamo qualche dubbio) nei pressi di Porta Saragozza nel cuore di Bologna, dalle parole del cantante e di un bassista che però ha preso altre vie.
Ratti della Sabina, Bandabardò, Davide van de Sfroos, Modena City Ramblers, Folkabbestia e De Andrè sono sound su cui si fonda la base musicale del loro repertorio.
Ci si aspettava una band di dilettanti, invece con nostra sorpresa, si è rivelato essere un gruppo non solo di bravi musicisti, ma anche di persone capaci di divertirsi sul palco e di divertire chi stava sotto lo stesso palco a ballare.
Ma, appunto, non si tratta di una mera cover band, è molto di più e ciò si comprende anche dalle loro canzoni:
"Bodhran Express",il nuovo inizio, il viaggio benaugurante sulle note del "tamburello"irlandese;
"Insolito soggetto", vita vissuta, esperienze e incontri nei festival.
Proprio quest'ultima è una delle parole chiavi di questa band che ha calcato il palco in numerosi concorsi.
Tanto per citarne qualcuno: il Trimi's festival che li vede classificati al terzo posto. Inoltre si sono visti assegnare una delle tre borse di studio per la formazione professionale messe a disposizione da Music Academy. Nonchè c'è da menzionare la partecipazione al Festival di Castorcaro.
In attesa del loro cd di debutto, li possiamo vedere e sentire il 6 dicembre 2008 al Paladozza.
Annalisa Guidi
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