Istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, giorno della nascita di Karl Landsteiner, scienziato premio Nobel scopritore dei tre gruppi sanguigni A – B – 0 e co-scopritore del Fattore Rh.
L’Avis di Anzola, in occasione della giornata mondiale del donatore organizza:
Domenica 13 giugno
- ore 9.30 messa in suffragio dei donatori presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
- ore 11 consegna benemerenze ai soci presso la sala Consiliare dei comune in piazza Grimandi
Per celebrare la giornata mondiale del donatore di sangue sabato 12, domenica 13 e lunedì 14 giugno il monumento in piazza Giovanni XXIII sarà illuminato di rosso.
Give Blood and Keep the World Beating - Dona Sangue e fai pulsare il Mondo - è il claim dell’edizione 2021 della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, appuntamento internazionale che si tiene ogni anno per ringraziare i donatori volontari e far crescere nel mondo la consapevolezza dell’importanza della regolarità delle donazioni per avere sempre disponibilità di sangue ed emocomponenti da utilizzare in ambito sanitario.
Per la prima volta, causa pandemia, gli eventi in programma saranno visibili in tutto il mondo in streaming. Ad ospitare questa edizione del World Blood Donor Day (WBDD) è proprio l’Italia, con una serie di iniziative speciali promosse dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue (CNS) e le Associazioni dei Donatori, culminanti con l’evento globale che si terrà a Roma il 14 e 15 giugno: l’inaugurazione del Villaggio virtuale dei donatori, uno spazio digitale animato da incontri, simposi scientifici e stand informativi per sensibilizzare e dare informazioni sull’importanza della donazione volontaria.
Nel 2020 è stata garantita in Italia l’autosufficienza per il sangue, ma calano i donatori.
Nel corso della conferenza stampa Vincenzo De Angelis, direttore del Cns ha presentato i dati del monitoraggio del Cns, pubblicato in occasione del Wbdd. Il sistema trasfusionale italiano ha retto all’epidemia di Covid, anche se continuano i segni di ‘logoramento’ visti negli ultimi anni, con un calo sia dei donatori totali che di quelli nuovi, con l’unico segno ‘più’ per i donatori in aferesi, probabilmente per effetto delle campagne sul plasma iperimmune.
I donatori totali nel 2020 sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019. I nuovi donatori sono stati 355174, in calo del 2,0%. Aumentano i donatori in aferesi, quelli cioè che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%).
Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno. Sono in calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila, e le trasfusioni totali sono state 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti. Continua a salire l’età media dei donatori, con un calo di quelli tra 18 e 25 ani, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni, mentre aumentano quelli sopra questa età.
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